l'educazione e il rispetto

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l'educazione e il rispetto

Messaggioda gergio » 1 set 2009, 8:51

Vorrei partire da questo post di Leo
Lionsquid ha scritto:proprio così, non ha rispetto per i compagni, nè per i docenti e fondamentalmente neanche per sè in quanto non studia affatto

la strafottenza, quasi arroganza, viene evidenziata dal fatto che l'argomento a piacere, che avrebbe dovuto essere il suo cavallo di battaglia, è largamente insufficiente persino errato concettualmente

proporrò il 3, stesso identico voto di giugno

e dalla successiva risposta di doom
doomboy ha scritto:Penso che dovreste rimettervi nei panni degli studenti, prima di giudicarli così amaramente. Lo siamo stati tutti noi, ma tendiamo a dimenticare quella fase della nostra vita e non ci domandiamo come mai eravamo così strafottenti, così svogliati ed altre cose ancora.

per condividere alcune riflessioni con voi e sapere cosa ne pensate sull'argomento.
Credo che la mancanza di rispetto dei ragazzi, ma ormai anche di molti "adulti" sia davvero un male per il mondo in cui viviamo. Troppo spesso assistiamo a scene che sono davvero una dimostrazione del degrado dell'essere umano e ritengo che una delle cause principali sia appunto l'incapacita' di portare rispetto agli altri. Mancanza di rispetto che nasce sicuramente dall'educazione ricevuta, credo troppo permissiva e che non ha saputo trasmettere i valori fondamentali della vita.
Io ho provato a (ri)mettermi nei panni degli studenti, ma non ho mai mancato di rispetto a un docente cosi', per partito preso. Non fosse altro per la posizione occupata e per la maggiore esperienza. Poi e' chiaro che ci sono anche docenti che non meriterebbero di stare dove sono, che mancano pure loro di rispetto, ma e' una cosa che non si puo' dare per scontata a priori. Quindi dovrebbe essere corretto avere un approccio diverso nei loro confronti.
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda doomboy » 1 set 2009, 9:34

Forse io in prima persona non ho mai mancato di rispetto "per partito preso", però negli anni delle superiori l'ho visto fare mille volte, a tanti compagni di scuola. Credo siano in un certo senso i primi, maldestri tentativi di affermare la propria opinione, la propria posizione, anche se in mancanza di argomenti realmente validi. Credo che siano scontri necessari a formare il carattere, anche se si basano su presupposti spesso inconsistenti.

Io per esempio a quell'età ero polemico e non poco, ma piuttosto che contestare preferivo vivere nella mia apatìa, me ne fregava poco di scontrarmi coi professori o con quelli che in classe già si dividevano "politicamente" tra destra e sinistra, senza sapere, nè gli uni nè gli altri, cosa fosse davvero la politica o cosa fossero "destra", "sinistra", "fascismo", "comunismo" ecc. Si assumevano le prime posizioni più per emulare altri che per propria convinzione personale.

Penso quindi che il punto sotto sotto sia non la strafottenza, quanto la mancanza di formazione che la scuola di oggi e la società di oggi in generale, da ai più giovani.

Per me poi la scuola non dovrebbe essere solo un luogo dove assimilare nozionismo accademico, bisognerebbe cominciare ad imparare "la vita", specie visto che non c'è più il servizio militare o altre opportunità di crescere. Però capisco anche che non per tutti i docenti l'insegnamento sia una missione, per i più è un mestiere, con tutti i suoi lati ingrati. Ciò porta ad uno scontro inevitabile tra due realtà sempre più distanti tra loro, come lo studente e l'educatore, che non sanno venirsi incontro e non sanno dialogare. Nessuno dei due ascolta mai l'altro, o se lo va a volte il messaggio non arriva dritto al bersaglio.

Le famiglie, dal canto loro, fanno poco e nulla per porsi come punto d'incontro tra i figli e la scuola, anzi... e questo è il suggello definitivo ad uno stato di approssimazione, pressapochismo e superficialità che sono i cardini della triste società moderna.

Io posso dire che nella mia esperienza di studente non ho mai visto i miei genitori cercare di ascoltarmi davvero. Il punto non era domandarmi i perché di un brutto voto o del contrasto con un docente. Per me per esempio c'era un malessere più diffuso e generale, portato prima di tutto dal frequentare un tipo di scuola che io non volevo e che di fatto mi era stata quasi imposta. Con queste premesse non potevo certo impegnarmi con entusiasmo, ma questo i miei genitori non lo hanno mai voluto capire, non si sono domandati quale fosse davvero il problema, si sono sempre posti nella posizione di poter decidere cosa era meglio per me senza ascoltare la mia opinione e sopratutto senza sentire il bisogno di assecondare le mie inclinazioni naturali. Che avessi un atteggiamento quanto meno menefreghista era una conseguenza inevitabile.

Poi ho comunque avuto un atteggiamento sempre educato, questo si, ma capisco bene i malesseri di un adolescente.
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 1 set 2009, 10:07

Argomento interessante e complesso.

Mah! non posso certo definirmi uno con un carattere facile, ai tempi della scuola poi... :D ma non sono mai andato a farmi difendere davanti ai prof dai miei genitori come spesso accade oggi.. anzi ho preso dei gran calci in culo, per cui in un certo senso mi sono sempre assunto le responsabilità delle mie cazzate :p anche se devo dire che più che mancanza di rispetto verso il corpo docente i miei erano atteggiamenti pesantemente gogliardici anche vessatori nei confronti dei compagni.. se ne miravo uno... lo facevo morire, ovvio che questo provocava reazioni per i casini che succedevano in aula, alle medie ho passato più tempo dal preside che in classe LOL

Ma una cosa constato rispetto al mio periodo. Oggi il rispetto NON SI SA PIù COSA SIA.. a tutti i livelli, da casa, alla scuola, alla società civile.
Al limite io guardavo le cosciazze della prof (un po' vacca) di italiano attraverso la scrivania a 14 anni.. mica ci mettevo la mano sul culo come ha fatto un allievo alla ISA quest'annno :eek: oppure rispondevo minaccioso.. "guarda che io sono nato a quarto oggiaro" al prof che giustamente mi rimproverava per le mie cacate (sempre successo alla ISA)

Insomma non voglio giustificare i comportamenti di quelli della mia generazione e anche precedenti, sarebbe banale e si sconfinerebbe nel luogo comune.. alla fine il problema è generazionale, le stronzate le hanno fatte tutti ma sempre di più, un poco alla volta la ns società sta scivolando verso il nichilismo.. non frega più niente un casso a nessuno, eppure siamo il paese dove è più alto il numero di associazioni di volontariato e umanitarie... NOn capirò mai una mazza di noi italiani!

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 1 set 2009, 10:11

ahh dimenticavo.

Putroppo gli insegnanti hanno perso negli anni quel "potere" formativo e di indirizzo che hanno sempre avuto e che è giusto abbiamo per il ruolo fondamentale e per i valori che dovrebbero trasferire.. un po' per colpa loro (corporativismi) e un pò per colpa di una classe dirigente che ormai li considera alla stregua di semplici passacarte
:)

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Peru » 1 set 2009, 10:14

Robbi ha scritto:Putroppo gli insegnanti hanno perso negli anni quel "potere" formativo e di indirizzo che hanno sempre avuto e che è giusto abbiamo per il ruolo fondamentale e per i valori che dovrebbero trasferire.. un po' per colpa loro (corporativismi) e un pò per colpa di una classe dirigente che ormai li considera alla stregua di semplici passacarte
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Lionsquid » 1 set 2009, 11:13

il post di doom richiede una risposta articolata che adesso non ho il tempo di scrivere...

ma lo farò sicuramente, sono 3 punti distinti e separati, di cui uno in particolare, investe in pieno la frustrazione del lavoro del docente, ormai sbeffeggiato a qualsiasi livello, alunni, poi famiglie, poi dirigenti e oggi soprattutto dalle "alte" cariche dello stato perchè è in atto una distruzione di un'apparato educativo, che buono o cattivo che sia, è sotto il tiro incrociato di un'obiettivo politico (umiliare e decimare un corpo lavoratori statali storicamente allineati a sinistra), e di un'obiettivo economico (strozzare le spese in un settore dalla intangibile capacità produttiva)

a + tardi :)
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Peru » 1 set 2009, 11:29

io ho sempre pensato che la distruzione dell'apparato educativo, oltre agli innegabili obiettivi indicati da Lion, sia stata perseguita per rendere la popolazione sempre più ignorante e quindi facilmente addomesticabile: un paese vagamente istruito e consapevole non potrebbe tollererare un sistema politico come il nostro.

Secondo me comunque ci sono riusciti alla grande (Y)
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 1 set 2009, 11:42

Perusar ha scritto:cut... un paese vagamente istruito e consapevole non potrebbe tollererare un sistema politico come il nostro.

Secondo me comunque ci sono riusciti alla grande (Y)


Eh qui inevitabilmente di rischia l'OT ma è vero, assolutamente vero... dove c'e ignoranza non può esserci riscatto, prova ne sia che invece di preoccuparsi di parlare degli italiani che non arrivano a fine mese, i giornali sono pieni di cazzate su papi pedo e il direttore dell'avvenire che a quanto pare è un recchione :D

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Ste » 1 set 2009, 11:45

Lionsquid ha scritto:è in atto una distruzione di un'apparato educativo


Perusar ha scritto:per rendere la popolazione sempre più ignorante e quindi facilmente addomesticabile


esatto, quoto!


La soluzione è sempre e solo una. La maggior parte della popolazione deve morire. L'umanità deve rinascere.
perché nonleggere le stesse notizie su un giornale nuovo, se puoi già nonleggerle su quello vecchio?

:devil:
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda zen67 » 1 set 2009, 14:12

Lionsquid ha scritto:il post di doom richiede una risposta articolata che adesso non ho il tempo di scrivere...

ma lo farò sicuramente, sono 3 punti distinti e separati, di cui uno in particolare, investe in pieno la frustrazione del lavoro del docente, ormai sbeffeggiato a qualsiasi livello, alunni, poi famiglie, poi dirigenti e oggi soprattutto dalle "alte" cariche dello stato perchè è in atto una distruzione di un'apparato educativo, che buono o cattivo che sia, è sotto il tiro incrociato di un'obiettivo politico (umiliare e decimare un corpo lavoratori statali storicamente allineati a sinistra), e di un'obiettivo economico (strozzare le spese in un settore dalla intangibile capacità produttiva)

a + tardi :)



concordo ...

anche se descrivere l'apparato scolastico nella sua eccezzione più ampia come un settore dalla intangibile cap produttiva è un inesattezza: si possono vedere i risultati di investimenti, o meglio disinvestimenti in italia semplicemente anche dal numero di nuovi brevetti industriali prodotti per nazione....o dalla fuga di gente con le palle che qua trova lavori da fame e fuori gli propongono cattedre e finanziamenti miliionari per le loro ricerche... semplicemente è uun dato che si deve calcolare più a lungo respiro..(ma attualmente in italia siamo atratti dalle facili e belle promesse... )

io vedo in particolar modo la volontà politica di svilire la cultura e la conoscenza delle nuove generazioni...per vari motivi economici e di "controllo" del potere...sicuramente una massa sottoacculturata che cresce a grande fratello, fattoria, canoni e modelli sinceramente deviati è decisamente meglio controllabile di persone che hanno imparato a chiedersi il perchè delle cose........

:uh:

:mm: non so perchè ma la mente mi porta a fare un parallelismo, distorto, ma per certi versi interessante, ovviamente moolto + in piccolo con un forum cui io non faccio + parte...

:mafia:
I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri. :suka:
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