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Genova: Blog chiuso per diffamazione

MessaggioInviato: 9 gen 2008, 9:57
da mondowin
Tre ragazzi di Genova, tutti poco più che maggiorenni, sono stati denunciati per aver aperto un blog su internet a nome ed all'insaputa di una quarta persona, loro coetanea. Inoltre si è comiuto un atto diffamatorio inquanto sul blog in questione, già chiuso dalle autorità, erano state pubblicate foto che ritraevano l'ignaro intestatario del blog, associate a false notizie come per esempio il fatto che la vittima fosse un alcolista, un tossicodipendente ed anche che avesse specifiche tendenze sessuali. Per rendere ancora più grave questo atto d'abuso, i tre hanno persino pubblicato il numero di telefono cellulare.
Quando la vittima, anch'esso ragazzo non ancora ventenne, ha scoperto cosa stava accadendo, lo ha raccontato ai genitori che hanno subito sporto una regolare denuncia, il blog è stato chiuso e gli autori del gesto denunciati. Questi ultimi si sono difesi nel più banale e scontato dei modi, e cioè dicendo che volevano solo fare uno scherzo ad un amico... Uno scherzo pesante, secondo l'esposto presentato alla magistratura, così pesante che i tre sono stati denunciati con l'aggravante della diffamazione in concorso. Ad uno dei tre in particolare, al quale si attribuisce anche una sessione di chat spacciandosi per la vittima, gli inquirenti hanno contestato anche il reato di sostituzione di persona. La notizia emerge oggi inquanto si sono concluse le indagini di Polizia, ma il fatto risale a diversi mesi fa.

Questo è un chiaro esempio di come NON SI DEBBA usare uno strumento come un blog, specie visto che su Internet è sempre più facile calunniare, simulare, fingere. In un paese come il nostro poi, dove si cerca sempre di punire tutti per lo sbaglio di pochi, un precedente come questo potrà costituire un brutto, scomodo precedente per la vita di tanti blog, come anche il nostro, che potrebbero divenire presto o tardi vittime di una scure giustizialista, scagliata ciecamente da chi in Italia fa le leggi, ma non conosce a fondo i principi ispiratori di uno strumento come il web.

Questi tre ragazzi, poco più che bambini, hanno compiuto un gesto banale, forse una goliardata, non pensando minimamente alle serie ripercussioni che un gesto come il loro avrebbe potuto avere, non soltanto sulla loro esistenza, ma più largamente per tutta lo comunità che usa quotidianamente Internet per far viaggiare il proprio libero pensiero. Se domani qualcuno decidesse un drastico giro di vite alla libertà informatica, dovremo ringraziare anche l'imprudenza di ragazzini come questi.


Mi piacerebbe ascoltare i vostri commenti.