I ragazzi usano i social network, ma sono impreparati

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I ragazzi usano i social network, ma sono impreparati

Messaggioda doomboy » 20 mag 2009, 11:34


Piu' della meta' degli iscritti ai social network (il 56%) ha meno di 19 anni, molti di loro pero' non sono a conoscenza di cosa realmente condividono online e dei sistemi che consentono di gestire la privacy: e' quanto emerge dal sondaggio lanciato per la Seconda Settimana della Sicurezza in Rete 2009, iniziativa che rientra in SicuramenteWeb, il progetto di responsabilita' sociale di Microsoft, ed e' realizzata con il patrocinio dei ministeri della Gioventu' e dello Sviluppo Economico e promossa dall'Unione Nazionale Consumatori, Abi Lab e Skuola.net, in collaborazione con Polizia di Stato e con il supporto di Dada. Dal sondaggio condotto su circa 2.400 persone, pubblicato sul sito sicurezzainrete7x24, si evince dunque che solo il 61% degli intervistati e' a conoscenza dei settaggi di privacy che consentono di gestire la visibilita' delle foto pubblicate; questa percentuale scende al 53% se si considerano esclusivamente i minorenni, la fascia quindi piu' a rischio. La meta' dei teenager iscritti ai social network consente pero' ai genitori l'accesso al proprio profilo: il 54% dei ragazzi tra i 10 e i 14 anni ha infatti dichiarato di avere papa' e mamma tra gli amici, percentuale che scende al 41% tra i 15 e i 18 anni. I genitori, tuttavia, solo in minima parte ne approfittano per monitorare le attivita' dei propri figli (solo nell'11% dei casi). Dal sondaggio si evince anche come in rete la socialita' si sviluppi in maniera superficiale: solo il 22% degli utenti iscritti ai social network, infatti, ha affermato di conoscere bene tutti i contatti presenti nella propria lista. ''Solo un'adeguata conoscenza dei pericoli da parte di tutti gli utenti di Internet puo' favorire la diffusione di una cultura della legalita' anche sul web'', ha detto Maurizio Masciopinto, Direttore dell'Ufficio Relazioni Esterne del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. ''La Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete testimonia una volta di piu' come le modalita' italiane di lotta al fenomeno e soprattutto alla pedopornografia possano rappresentare oggi un modello di sicurezza partecipata e di integrazione di risorse tra pubblico e privato tra i piu' avanzati al mondo'', ha aggiunto Domenico Vulpiani, Direttore del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni. ''La crescente diffusione dei social network ci porta a concentrare gli sforzi per la tutela della sicurezza - ha concluso Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato Microsoft Italia di Microsoft Italia - e' importante che le persone siano ben informate sull'impatto che le loro azioni online possono avere anche al di fuori del Web e su come sia possibile muoversi in modo consapevole e sicuro''.


Fonte: ANSA
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